Un logo, un unico luogo, una sola casa sotto cui fare “abitare” tutte le mie attività.
Nelle ultime settimane ho preso una decisione forse imprescindibile: riunire tutte le proposte che caratterizzano la mia attività professionale (e non solo) sotto un’unica insegna, ovvero quella che accompagna già da quasi un anno il mio canale Youtube. E il fine sarà il medesimo: cercare di raccontare “lo Straordinario nell’Ordinario“. Il logo condensa questo slogan in un’unica parola evidenziata da due sfumature di colori diversi, davanti all’acronimo “Steb” con cui ho sempre siglato i miei articoli e con cui molti ancora oggi mi chiamano.
Quel logo rosso intenso che potete scorgere anche nell’avatar sui miei canali social, altro non è che il luogo sotto cui chi vorrà potrà trovare informazioni sulla mia attività e reperire i miei contenuti. Non solo i video prodotti e caricati su Youtube, ma anche il calendario e le novità riguardanti i miei laboratori di scrittura creativa/espressiva/autobiografica, che fino a oggi avevo svolto sotto l’etichetta (e il logo) “Creatività scrittoriale”. Continuerò a proporre i laboratori, e li porterò sempre più nelle scuole, ma per renderli identificabili ho scelto di promuoverli con il mio nome. Laboratori sì di creatività scrittoriale, ma con la “C” minuscola, proposti da Stefano Bolotta.
Allo stesso modo sotto questo logo e il mio nome continuerò a proporre conferenze, speakeraggio e presentazione di eventi.
Ho sempre creduto che la brandizzazione dei miei contenuti, fra l’altro numerosi e variegati, potesse essere un punto di forza oltre che una necessità, essendo io un libero professionista che, da giornalista, svolge altre attività pur sempre in associabili al giornalismo. Il mio è un progetto più vasto di storytelling che nel corso del 2025 vivrà un ulteriore sviluppo, sempre con al centro del villaggio la ricerca dello “straordinario nell’ordinario” e di differenti forme e strumenti per raccontarlo.
Non mi ero mai deciso a compiere questo salto. Ora è giunto il momento. In fondo quel che cerco di fare è portare emozioni agli Altri attraverso il linguaggio e le sue diverse forme: scritto, orale, audiovisivo, oppure semplicemente più “viscerale”.