Sensazioni

Dare libero sfogo alle parole nel tempio che le conserva

Spunto, leggerezza, fantasia, benessere, accettazione, cordialità: sono soltanto alcuni degli “hashtag” emersi durante l’incontro svolto nella biblioteca di Abbadia nel pomeriggio di sabato 15 aprile.

Ancora una volta l’esperienza proposta ha fatto centro, ma il merito è tutto delle partecipanti: nove donne per un gruppo davvero eterogeneo a livello di età, tanto da coprire un arco temporale di oltre cinquant’anni. Quando si fruisce di una tale vastità di vissuti differenti, non può che scaturirne ricchezza.

E ricca è stata la produzione di testi, come accade ogni volta durante i laboratori di Creatività scrittoriale. C’è chi ha scavato nel passato, chi nella sfera relazionale, chi ha guardato nel proprio percorso scolastico e chi ha scrutato con fiducia il futuro. Io, che di tutto questo ormai mi nutro, ho assaporato piccoli istanti di leggerezza e gratificazione. E imparato anche oggi qualcosa.

Spero di approfondire la conoscenza di queste per me nuove e belle anime, perché ognuna arricchisce il grande mosaico di Creatività scrittoriale con un prezioso contributo personale.

Una pagina dopo l’altra

Ho avuto la fortuna di essere ospitato in un ambiente meraviglioso come la biblioteca di Abbadia: ringrazio Marta, che ci ha ricevuto, e il Comune di Abbadia per l’opportunità. Dare libero sfogo alla fantasia e lasciare fluire le parole nel luogo deputato a conservarle: un sogno a occhi aperti.

Vuoi mettere pescare un libro caso, Nessuno come noi di Luca Bianchini, e proseguire tutti insieme il suo incipit? Finisce che, come accaduto, all’improvviso ci si possa ritrovare in Argentina.

Un anno fa, di questi tempi, iniziavo a ideare l’architettura di Creatività scrittoriale. Dodici mesi più tardi mi batto la mano sulla spalla, perché sto imparando a volermi bene. E me lo sussurro: “Hai fatto la scelta giusta, Ste. Bene. Ora continua a correre e bagnati delle emozioni. Le tue. Quelle altrui”.

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