Sensazioni

Un orizzonte che prima non c’era: a che punto sono i miei fumetti?

Scrittura

La strada è ancora lunga per arrivare a una prima meta, ma un po’, se mi volto, posso dire di averne percorsa. Diventare un tizio strambo che fa fumetti non è più soltanto un sogno, ma sta diventando una legittima ambizione, qualcosa che somigli da vicino a un’opportunità concretizzabile. Strambo, in fondo, lo sono sempre stato.

Pensando a “dove” mi trovavo un anno fa, nella primavera del 2024, ho compiuto una sorta di salto nell’iperspazio. Lo Stefano appassionato di fumetti, che aveva ricominciato a consumarli dopo anni di pausa (e ora li divora con più fame di quand’era ragazzo), aveva soltanto la volontà di cimentarsi a scriverli (nulla di nuovo, con la scrittura campo da sempre e fin da bambino sognavo di diventare un autore) e qualche vaga idea in testa.

In tanti me lo stanno chiedendo, così ho deciso di mettere un po’ di ordine, visto che nelle ultime settimane sono riuscito a suscitare un po’ di curiosità (e molta altra ne soddisferò, potete crederci). Dodici mesi dopo, con centinaia di ore di lavoro alle spalle fra letture, approfondimenti, chiacchierate, schemini, testi, storyboard brutti, pagine di sceneggiatura… dove sono?

Fumetti: come sono arrivato a poterli fare

A oggi, oserei dire, molto più vicino al traguardo iniziale mi ero prefissato, ovvero produrre materiale credibile da presentare agli editori: ho due storie complete, con soggetto, strutturazione dei personaggi e alcune pagine già sceneggiate, ed entrambe sono già affidate a disegnatori professionisti, con i quali siamo alla fase di design dei personaggi prima di passare alle tavole. Una fortuna averli trovati, e grande motivo di orgoglio il fatto che in qualche modo mi abbiano “scelto loro”. Se ho fatto passi da gigante devo infatti ringraziare (oltre al contatto comune!) la Scuola del fumetto di Milano, che ha proposto alcuni miei progetti agli ex studenti. Così a ottobre 2024 è nato l’interesse del primo disegnatore, Svetozar Stojic, verso “I fiori del male“, e da lì, passo dopo passo, le cose hanno iniziato a indirizzarsi. È arrivato anche Raoul Volanti e per lui ho scritto una storia ad hoc, “Scoiattolo blu“, qualcosa di profondamente diverso ma che ha lo stesso obiettivo: riuscire a pubblicare con un editore nazionale.

In questa fase è per me fondamentale avere una prospettiva, un orizzonte concreto: è ciò che mancava un anno fa e senza dubbio la cosa più difficile da raggiungere. Il primo, fondamentale passo. Per dirla alla Cristopher Voegler con il suo Viaggio dell’Eroe, ho varcato la soglia del mondo straordinario. D’ora in avanti, accada quel che accada, mi muoverò in una situazione diversa con dinamiche e riferimenti e diversi.

Fumetti: I fiori del male Bolotta-Stojic
Raphael da “I fiori del male” (disegni di Svetozar Stojic)

Di cosa trattano i progetti in itinere

Posso rivelare qualcosa in più dei due progetti? Senza spoilerare troppo, si può dire che il primo è ambientato in una Parigi distopica e steampunk, con il protagonista ispirato a una leggenda italica e un cast decisamente corale (qui scoprite di volta in volta qualcosa sui personaggi), mentre il secondo riguarda il tema dell’inclusività e del riscatto personale attraverso lo sport. I fiori del male ha un’ispirazione alta, non solo (evidentemente) nel nome, e vuole toccare tematiche complesse, seppure con un intreccio ben sviluppato. Una storia profonda, malinconica e allo stesso tempo (si spera) avvincente. Scoiattolo blu è invece un soggetto adatto ad adolescenti e adulti, un autentico viaggio dell’eroe nel mondo giovanile e in uno sport emergente. Non mancheranno alcune chicche davvero divertenti.

Riusciremo ad arrivare alla meta prefissata? Non lo so ancora, ma i progressi sono costanti e concreti. Ci credo come mai prima. Non camperò facendo lo sceneggiatore di fumetti (settore in difficoltà, non ce lo nascondiamo), né ho la necessità (almeno al momento) di farlo; voglio che diventi un altro compendio nella mia variegata attività professionale, un arricchimento sotto molteplici aspetti. Allo stesso tempo sono contento di offrire opportunità lavorative a disegnatori giovani e desiderosi di entrare a pieno regime nella professione della nona arte. Questa “mission” mi rende orgoglioso. Confido che altri compagni di viaggio possano affiancarmi nel prossimo futuro. Il tizio strambo è sempre a disposizione.

Mino da “Scoiattolo Blu” (disegni di Raoul Volanti)

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