Ogni anno organizzo e propongo corsi di giornalismo e laboratori di scrittura per le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Corso di giornalismo
Le notizie ci colpiscono in ogni istante della giornata, da molteplici direzioni e nelle più svariate forme. Siamo sempre in grado di riconoscerne l’affidabilità? Le fake news sono tra noi e a volte servirebbe un agente segreto per imparare a individuarle. O forse no… bastano solo un po’ di attenzione e la capacità di analisi critica.
Per approcciare il mondo del giornalismo e restare all’interno del suo perimetro, discernendo così il reale dall’artefatto, il verosimile dalla finzione, è necessario coltivare la buona pratica della verifica delle fonti. Questo lavoro si incastona fra due capisaldi della società moderna, che ognuno di noi dovrebbe valorizzare: l’importanza delle parole, dette o scritte, e l’abilità di convogliarle all’esterno, verso un possibile interlocutore o una platea. Per farlo è necessario concentrarsi su quattro verbi, rigorosamente in quest’ordine, e tatuarseli sulla pelle.
Parlare. Riconoscere. Verificare. Comunicare.
Un viaggio a 360° nell’informazione per avvicinarsi a un settore prezioso per ciascun cittadino, nel tentativo di acquisire strumenti utili a riconoscere le fake news.
Elementi del corso:
– norme e codici che regolamentano la professione
– basi per scrivere un articolo e titolarlo
– esercitazioni di laboratorio per distinguere fake news e notizie attendibili
– esercitazioni di laboratorio per scrivere un articolo
– web journalism e scrittura Seo
Laboratorio di scrittura creativa
L’obiettivo è riscoprire, attraverso le parole, quella parte della propria creatività troppo spesso bistrattata e relegata in un angolo dalla quotidianità.
Il laboratorio si pone il fine di stimolare la fantasia mediante brevi esercizi linguistici, tanto che il termine più corretto sarebbe “laboratorio di creatività scrittoriale“.
Sulla scorta di esperienze precedenti ho notato che questi momenti di descrizione delle proprie emozioni aiutano a recuperare confidenza con le parole e la lingua stessa, fornendo ai partecipanti un arricchimento sotto molteplici aspetti: linguistico, lessicale, emotivo. Propedeutica è, inoltre, la condivisione con altri individui nello stesso ambiente.
L’esperienza è particolarmente indicata per i ragazzi, sempre meno abituati a esprimere le proprie sensazioni con lo strumento della parola scritta.
Il laboratorio propone esercizi singoli e di gruppo, l’unica cosa richiesta sono carta e penna. Di volta in volta vengono individuati argomenti per seguire un percorso ben definito.
L’esperienza è già stata sperimentata con successo nei seguenti istituti: Ics Don Ticozzi Lecco (classi prime e seconde), Scuola primaria Fantasia di Ballabio (classi quinte).
Per le scuole interessate: è possibile contattarmi per avere una proposta proporzionata alle esigenze dell’istituto.
Laboratorio su Pietro Vassena e il C3
Pietro Vassena nasce il 21 aprile del 1897 a Malgrate. Il suo ciclo di studi dura pochissimo, fino alla terza elementare: uno straordinario appassionato autodidatta, anche se nel 1940 il politecnico di Milano gli conferirà la laurea honoris causa proprio in ingegneria. In una prima fase Vassena lavora nella sua bottega, in un’epoca in cui il Lecchese è uno dei motori dello sviluppo meccanico ed economico dell’Italia. Con il passare degli anni si trasferisce a Lecco, nella centrale via Cavour, dove apre un’officina. È qui che nascono gran parte delle sue geniali invenzioni, compreso il sommergibile C3 a bordo del quale, all’età di 51 anni, stabilisce il record mondiale di immersione in profondità. Vassena muore nel 1967, a settant’anni, dopo avere scritto pagine memorabili di un’Italia del Dopoguerra che ha bisogno di sognare, di identificarsi, di eroi antieroi.
L’impresa
Il 12 marzo 1948 ad Argegno, accompagnato dal sommergibilista di Calolziocorte Nino Turati, Vassena porta il suo C3 alla quota record di -412 metri, in un’epoca in cui i mezzi sottomarini militari raggiungono a malapena i 100. Di fatto tocca il punto più profondo del Lago di Como. L’eco è enorme e garantisce grande popolarità al lecchese, almeno fino all’autunno dello stesso anno, quando uno sfortunato incidente causa l’affondamento del batiscafo nelle acque del Golfo di Napoli. È la fine di un sogno, che con il passare dei decenni relega Vassena e il C3 in una sorta di oblio, solo in parte rotto da sporadiche iniziative quali la splendida mostra “L’uomo che camminava sulle acque” del 2018 a Malgrate.
Sulla vicenda ho effettuato ricerche, raccolto testimonianze, realizzato un video disponibile su Youtube che ha collezionato 50mila visualizzazioni. Un momento unico del Novecento italiano che ogni lecchese dovrebbe conoscere. Vassena è un personaggio che non dovrebbe mancare nel piano di offerta formativa delle scuole della nostra città.
Il laboratorio si propone l’obiettivo di approfondire la figura di Vassena e il record del C3, con l’ausilio di piccoli esperimenti.