Sensazioni

Cinquecento volte grazie. Anzi, un oceano di grazie

Grazie. Cinquecento volte grazie. Non posso che esordire così dopo avere visto il mio canale Youtube superare in breve tempo la soglia dei 500 iscritti. Un traguardo speciale, che mi riempie il cuore e soprattutto fotografa l’enorme interesse del pubblico verso la mia proposta.

Quando a fine maggio 2022 decisi – dopo un adeguato periodo di programmazione e preparazione – di cancellare i pochi video che avevo caricato sin dal 2013 e di partire con un nuovo progetto video, sul canale vantavo 15 iscritti. In pratica, zero. A inizio luglio sono arrivato a quota 100, tre settimane più tardi a 200 e il 13 agosto a 300. In particolare, nella fase iniziale a trainare le iscrizioni è stato l’apprezzato video dedicato alla storia di Pietro Vassena e del sommergibile C3 (qui l’articolo).

A metà novembre il canale ha avuto un secondo, fortissimo impulso grazie a un nuovo video cui ho lavorato: la vicenda di Dario Noseda e della sua straordinaria traversata dell’oceano Atlantico a bordo di una Star, l’imbarcazione più stretta di tutte di solito utilizzata per brevi gare (un tempo anche alle Olimpiadi). Ho scelto di ripercorrere insieme al velista piemontese (a lungo lecchese d’adozione) un’impresa diventata subito storia. E lo ringrazio per avere risposto alle mie  domande direttamente da una barca in mezzo al mare; del resto è un marinaio fino al midollo e ha reso questo minidocumentario ancora più realistico (con tanto di filmati originali dai suoi “diari” di bordo).

Il video ha colto nel segno, macinando più di 20mila visualizzazioni in sole due settimane, portando gli iscritti a 400 e, dopo una sola settimana, oltre quota 500. Il canale è in rapida espansione e punta deciso alla fatidica soglia dei 1.000, oltre la quale si cela la possibilità di monetizzare e far diventare questa passione – raccontare storie in formato video – un piccolo lavoro da inserire nel mio portfolio. Per alzare ancora più il livello e la qualità, per raggiungere un numero crescente di persone.

L’impresa di Dario Noseda

L’11 novembre 2017 Dario Noseda salpa da Tenerife, Spagna, per attraversare l’Oceano Atlantico. Un’impresa che in tanti hanno provato, ma pochi su barche di piccole dimensioni, e nessuno mai con una Star, un’imbarcazione ex classe olimpica larga soltanto un metro e mezzo. Il viaggio di Dario è qualcosa di epico: per 33 giorni rimane da solo in oceano aperto, affrontando mille pericoli e problemi: accusa un guasto all’impianto elettrico ed è costretto a fermarsi a Capo Verde per sistemarlo, viene scaraventato in acqua da una tempesta. Niente di tutto questo, però, lo ferma. E la missione viene compiuta, seppure con un finale thrilling: la sua “Pa2sh” si schianta infatti sugli scogli a Santa Lucia, isolotto nei pressi di Martinica. Questa rimarrà la meta finale del suo lungo viaggio al posto di Nassau, Bahamas, programmata in origine.

Noseda in totale percorre, da Tenerife a Santa Lucia ai Caraibi, circa 2.600 miglia nautiche, diventando il primo a realizzare la traversata su un’imbarcazione così piccola. “Sono io, sono io, sono vivo! Sono naufragato, ho camminato per non so quanto ed ora sono qui alla marina di Rodney Bay, ho avvisato personalmente la capitaneria” sono le prime parole che Noseda pronuncia al telefono ai suoi famigliari che seguono l’impresa dall’altra parte del mondo. Parole che vengono subito consegnate alla storia.

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